Urban and architectural renovation of Garibaldi Square
TYPE: Urban design
DATE: 2004
STATUS: Competition
CLIENT: Comune di Cantù
LOCATION: Cantù, Como
SURFACE: 13.360 sqm
Per la riqualificazione di piazza Garibaldi si interviene attuando tre scelte fondamentali:
1. liberare lo spazio aperto da tutto quanto possa limitare la chiara percezione dell'invaso che definisce la piazza;
2. ripensare la struttura della sezione altimetrica tra l'attuale piano della piazza e il sagrato della chiesa di San Paolo, costruendo un'ampia scalinata in pietra;
3. costruire un elemento architettonico interamente in legno destinato a contenere luoghi per la sosta, l’incontro e il commercio, che svolga un ruolo ordinatore nel rapporto pedone/veicoli e fulcro per la vita della piazza.
La nuova scalinata definisce l'ambito della piazza con le strutture storiche e geometrie precise. Tale intervento strutturale ridisegna il sostegno della rampa carrabile esistente sostituendo il muro di contenimento con un sistema di gradini, da realizzare in pietra locale tipo granito grigio chiaro, che nello sviluppo creano piccole aree di sosta utilizzabili come terrazze da destinare ai bar circostanti o semplicemente come luoghi di seduta in cui è piacevole fermarsi per vedere ed essere visti.
Dalla base della scalinata si imposta la nuova pavimentazione della piazza disegnata in modo da dialogare sia con le pavimentazioni esistenti o già previste sia con le nuove strutture previste nel progetto di concorso.
La “piazza di legno” è pensata come luogo di sosta privilegiato (da qui la scelta del materiale). Questa architettura, con geometria perfettamente circolare, esprime nella sua ambiguità gran parte dell’idea di progetto. Si ritiene infatti che il disegno di una piazza debba essere sempre tridimensionale anche nei casi in cui le condizioni contestuali portano a definire manufatti senza rilievo alcuno. Da queste premesse il volume architettonico in legno viene “scavato”, intagliato e sezionato creando collegamenti, luoghi rilevati, volumi abitati in cui collocare gli spazi commerciali richiesti, volumi di verde per garantire un ombreggiamento naturale in una sorta di stratificazione propria del materiale scelto.
Nelle vie carrabili i marciapiedi dovrebbero essere rettificati e dove possibile ampliati, lasciando alle auto la giusta sede per un transito rallentato. Il sagrato della chiesa di San Teodoro dovrebbe essere pulito dalle aiuole esistenti e ripavimentato, definendo la parte sopraelevata verso via Corbetta con una lunga panca in pietra.